Davide Mattiello all’assemblea dei ragazzi del Pascal di Romentino
È sempre difficile trovare le parole giuste per iniziare un tema scritto o anche un discorso ma oggi a Romentino durante l’assemblea con alcune quarte e quinte mi balzava agli occhi il manifesto della XI giornata della memoria e dell’impegno in ricordo della vittime innocenti delle mafie che era attaccato davanti ai ragazzi; Mi colpiva come la prima parola sotto l’immagine simbolo fosse la parola INSIEME.
Insieme è la sintesi del messaggio che Davide Mattiello ha lasciato in questo incontro, partendo dalle domande e riflessioni dei ragazzi, che si chiedevano come si potesse combattere la mafia, se fosse sufficiente il cambiamento culturale o se fosse necessario più concretezza.
La risposta è stata insieme. Insieme si può arrivare al cambiamento sociale e culturale necessario per combattere la mafia, per sconfiggere la mentalità che ci fa vivere in un paese in cui ci viene detto che è più facile cercare la scorciatoia, dove il tempo è denaro, dove è meglio che ognuno si faccia i fatti propri, dove la corruzione o i reati finanziari sono considerati come reati di serie B che non destano allarme sociale, dove tutto sommato se si frega il prossimo si è fra i più furbi.
NO, questa non è l’Italia che vogliamo, l’Italia che si legge negli articoli della Costituzione, quella attenta ai diritti, alla persona, alla comunità. Questa Italia, che ci apprestiamo a festeggiare per i suoi 150 anni, la costruiamo noi con le nostre azioni, con i nostri comportamenti che sono espressione concreta delle nostre idee, nel nostro stile di vita frutto di una scelta .
È vero che ognuno deve arrivare autonomamente ad una propria consapevolezza e scelta ma insieme si può ottenere cambiamento. Ognuno può contribuire a scrivere la storia che, come diceva bene Mattiello, ci può portare a dire un giorno “Sai in Italia, tanto tempo fa, c’era la mafia ora ti racconto come l’abbiamo sconfitta”.